Zara legge gli Arcani maggiori e gli Arcani minori i "Marsigliesi".
Inoltre legge le "Chiacchierine", ovvero le carte da Briscola: queste offrono un consulto rapido e puntuale.
Zara legge anche le carte da Scala 40 con consulti personalizzati.

Disciplina tramandata da mamma Clarissa nella notte dei tempi.Antica arte apprezzata fin dall'antichità. Molto spesso la sola ragione non è sufficente per la persona, si cerca un "tramite" a cui fare domande o chiarire dubbi.
Il "tramite" come lo definisco io è una persona "destinata" che riesce a vedere e ad interpretare il simbolismo delle carte partendo dalle figure, dai colori, dalle associazioni tra Arcani maggiori e Arcani minori. Una persona che segue un certo percorso di conoscenza e di verità e per questo può vedere cosa accade nella vita delle persone e aiutarle nel loro cammino.
Il simbolismo delle carte rappresentano quanto di più elevato e fine si possa trovare. Le prime rappresentazioni delle carte furono scolpite su pietra e tramandate nei secoli attraverso materiali sempre più raffinati e comodi per l'uso che l'uomo ne fece e ne fa.

Molte volte mi sono chiesta il perchè della loro "nascita" e sopratutto del bisogno dell'uomo di alzare gli occhi verso le stelle e domandare qualcosa. E quel qualcosa trovava risposte nella rappresentazione di figure particolari che via via furono interpretate dalle persone.I primi a promuovere e a divulgare questa disciplina furono i Gitani.
Viaggiatori capaci e fini osservatori, che con un colpo d'occhio vedevano la situazione della persona, capacità affinata e raffinata data dal continuo adattamento della loro esistenza nel mondo.

Disciplina poi studiata e intrepretata da grandi filosofi e intellettuali di ogni tempo e di ogni nazionalità, argomento sempre interessante e variegato in ogni epoca, per il bisogno primordiale dell'uomo di non affidarsi esclusivamente alla ragione ma cercando anche altre strade alternative alle loro domande.

La Cartomanzia è disciplina libera cioè puo essere usata sia da persone colte che modeste, l'importante è quanto si crede ad essa e ha quanto siamo disposti a vedere. E il messaggio che riusciamo a dare interpretando la carta.Mi piace pensare a quanto arricchisce noi per primi, lasciando fluire la sensibilità e la veggenza.
E la risposta affermativa che fa la persona di fronte a noi alla lettura. Mi piace paragonare la carta come a una lucetta a tratti chiara a tratti flebile ma sempre ben presente.

Come il fuoco della conoscenza, sempre in divenire.